Debito Pubblico Italiano

domenica 21 agosto 2011

Ricetta vegetariana povera. Polpette di pane: contro il logorio dei mercati moderni

Ci sono ricette che val la pena provare. Io ne ho provato questa trovata sul blog di Luciano Pignataro, scritta da Virginia Di Falco, a cui vanno tutti i miei ringraziamenti per aver pubblicato una ricetta così buona e "fresca", senza l'ingombro della carne.
L'unico rammarico è stato quello di aver fatto la prova quando a casa c'erano tutti, ma proprio tutti. Per fortuna sono riuscito ad assaggiarne un paio.

Piccola nota polemica:
Per correttezza nei confronti dell'autrice ho riportato fedelmente tutta la ricetta così come indicata sul sito. Ma ho notato che la Sig.ra Di Falco usa il parmigiano per il condimento, nonostante tutte le prelibatezze casearie della nostra terra. Ho provveduto ad indicare la sostituzione di questo pseudo-formaggio.

Eccola a voi:


Avanzi di formaggio in frigo. E, soprattutto, avanzi di pane semi-integrale di Trecchina, Lucania. In arrivo per cena un’amica vegetariana. Mai come questa volta due più due fa davvero quattro. Una ricetta poverissima, contro ogni spreco e contro il logorio dei mercati moderni. Qui gli ingredienti non possono che essere senza dosi, che dipendono evidentemente da quello che avete da smaltire – fuori e dentro il frigo.




Ingredienti

Pane raffermo
Uova
Formaggio grattugiato
Formaggio a pasta filata
Caciocavallo
Fiordilatte
Prezzemolo sminuzzato e pepe macinato a piacere (n.d.r. io ho evitato il pepe ed ho sostituito con un pizzico di peperoncino)
Noce moscata e sale q.b.
Olio di oliva extravergine
Pane grattugiato
1 barattolo grande di pomodori pelati San Marzano
un mazzetto di basilico fresco
1 spicchio di aglio






Ed ecco come le ho preparate:


Ho messo a bagno in acqua una decina di grosse fette di pane raffermo semi-integrale. L’ho poi strizzato perbenino e messo in una ciotola capiente con due uova intere sbattute, 70 gr circa di parmigiano grattugiato (n.d.r. evitatelo come il veleno e usate un pecorino nostrano), 50 gr di primo sale di pecora tagliato a dadini piccolissimi, 70 gr di fiordilatte in pezzi, 50 gr circa di caciocavallo a cubetti, 100 gr circa di ricotta di bufala prima avevo schiacciato con la forchetta (insomma: ho svuotato in frigo il piatto dei formaggi). Ho aggiunto una manciata di prezzemolo sminuzzato, un po’ di sale e pepe, un’idea di noce moscata e delle striscioline di peperoncino verde per regalare al tutto un profumo estivo. 
Ho impastato il pane con tutti gli ingredienti e ne ho ricavato delle polpette. 
Le ho impanate nel pangrattato e poi fritte per pochi minuti, fino a dorarle, nell’olio extravergine di oliva.


Polpette appena impanate pronte per la frittura

Polpette in frittura
Dopo le ho messe da parte in un piatto su dei fogli di carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. 
Nel frattempo  in una pentola di coccio ho fatto imbiondire uno spicchio di aglio
nell’olio (tolto una volta dorato), aggiunto i pomodori pelati San Marzano per preparare un sughetto (con una cottura di pochi minuti) e tanto basilico. Ho aggiunto le polpette e le ho lasciate insaporire nel pomodoro per circa 15 minuti.


Polpette dopo la frittura ad asciugare


Polpette nel sugo di San Marzano che aspettano i ziti spezzati e il pecorino.



Da servire tiepide e, se non si teme una overdose da carboidrati, condire con il sugo delle polpette un bel piatto di ziti spezzati! Non ve ne pentirete.


Virginia Di Falco


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